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Cosa vedere a Padova: Le 12 migliori cose da fare e visitare

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Stai pensando di fare un viaggio nel Veneto e vuoi conoscere cosa vedere a Padova? Allora devi leggere questa guida.

Devi sapere che Padova è molto spesso paragonata a Venezia. Se non sei mai stato qui, questo ti può dare un’idea di ciò che potrai trovare in città. Devi sapere inotre che qui è presente il ciclo pittorico più importante del mondo: la Cappella degli Scrovegni di Giotto, e questo basta per venire a visitare Padova. Per stare nel tema dell’arte, troverai anche i Musei Civici, che ospitano delle belle collezioni di pittori soprattutto veneti come Tintoretto, Tiepolo e veronese. Nel Battistero del Duomo c’è custodito un’altra opera importante, il ciclo degli affreschi di Giusto de’ Menabuoi.

Pronto per il tuo viaggio sul cosa vedere a Padova? Andiamo!

cosa vedere a Padova
Cosa vedere a Padova

Gita in Veneto: Cosa vedere a Padova e luoghi di interesse

Qui a Padova c’è anche un’altra forte presenza, ed è il riferimento alla figura di Sant’Antonio. Il suo riferimento lo si trova anche in viari dolci che prendono il suo nome. Nella Basilica sono custodite le sue reliquie.

Qui a Padova potrai visitare le piazze cittadine come Piazza della Frutta e dei Signori e Piazza delle Erbe, e magari gustare uno spritz seduto a tavolino. Padova vanta anche un’ottima gastronomia, un’ottima Università e davvero tante altre cose interessanti.

Sei pronto a scoprire cosa vedere a Padova e goderti il viaggio? Partiamo!

1. La Cappella degli Scrovegni di Padova

Questo articol-guida parla di cosa vedere a Padova, e al primo punto ho voluto inserire un luogo di interesse di primaria importanza.
Esternamente, la struttura che ospita questo meraviglioso capolavoro della Cappella degli Scrovegni, potrebbe non attirare la tua attenzione e quindi rischi di passare dritto e perdere questo luogo di interesse importante. È sicuramente un punto del tuo viaggio sul cosa vedere a Padova che non puoi lasciare inesplorato.

Questa struttura semplice, così come venne definita dallo stesso Giotto, ospita il più importante ciclo di affreschi del mondo.

Ti consiglio di prenderti il tempo giusto per ammirare il bellissimo cielo stellato sulla volta, dove è rappresentata la vita di Gioacchino e Anna (riquadri 1-6), della vita di Maria (7-139 e anche gli episodi della vita e della morte di Cristo. Devi sapere che Giotto impiegò solo 2 anni per realizzare questa meraviglia.

L’incarico per la realizzazione di quest’opera lo ha avuto da Enrico Scrovegni nel 1303, e come detto, nel 1305 era tutto finito.
Enrico fece costruire questa cappella per il suffragio dell’anima del padre Reginaldo Scrovegni, che pare avesse tante cose da farsi perdonare. Era conosciuto infatti per essere un banchiere e usuraio fortemente temuto e persino inserito da Dante nella Divina Commedia all’inferno. Ad ogni modo, è da qui, dalla Cappella degli Scrovegni che con Giotto, iniziò a rivoluzionarsi la pittura moderna.

Per arrivare qui: entrata dai Musei Civici in Piazza Eremitani, 8.

Orari di ingresso: aperto tutto l’anno dalle 9 alle 19. Chiuso a Natale, Santo Stefano e Capodanno.

Biglietto d’ingresso: 14 euro, che da accesso anche ai Musei Civici e al Palazzo Zuckermann.

A questo link il sito ufficiale della Cappella degli Scrovegni.

Adesso andiamo a scoprire insieme il secondo punto della guida sul cosa vedere a Padova.

2. Piazza delle Erbe e della Frutta di Padova

Ormai da secoli Piazza delle Erbe rappresenta il luogo di Padova dove si svolge il mercato. Devi sapere che anche in passato, i nomi che si sono susseguiti nel tempo, come Piazza della Biada o Piazza del Vino, davano una spiegazione chiara della funzione commerciale di quest’area. Inoltre, anche le Scale delle Erbe avevano un ruolo bene preciso, infatti, era il luogo deputato alla vendita di lattughe, verze, porri e cipolle. Veniva chiamata anche Scala del vino o Scala dei ferri lavorati.

Ogni angolo di questa città, con le sue vie, aveva una propria specializzazione tra macellai e fruttivendoli. Dietro Piazza delle Erbe, con in mezzo il Palazzo della Ragione, c’è Piazza della Frutta, un’altra piazza commerciale di Padova. Anche qui, come ho già detto prima, il nome trae ispirazione dalla funzione originaria. Oggi, invece, c’è un mercato che commercializza quasi in modo esclusivo abbigliamento. Nella zona c’è una colonna medievale dal nome latino perones (Peronio), che erano le calzature di cuoio che un tempo si vendevano.

Il Volto della Corda o Canton delle busie, unisce le due piazze con un passaggio coperto. Prende questo nome perché qui sia gli imbroglioni, i falliti, i debitori e i bugiardi, venivano colpiti sulla schiena con la corda. L’aspetto inquietante è che le corde utilizzate erano sempre sul posto, appesa agli anelli in segno di monito perenne.

L’Angolo delle bugie o Canton delle busie, è l’angolo sotto al Volto della Corda, e qui i commercianti facevano le loro trattative. Noterai delle pietre bianche antiche, con vecchie misure padovane, utilizzate a tutela dei clienti per impedire che il venditore imbrogliasse.

3. Basilica di Sant’Antonio a Padova

Quando di parlo di cosa vedere a Padova, non posso tralasciare la Basilica. Qui a Padova basta dire Il Santo, e ci si riferisce con certezza a Sant’Antonio. L’importanza di questo Santo e la devozione sono riconosciute grazie anche alla Basilica che ospita le sue reliquie.

Devi sapere che questa Basilica è meta di pellegrini in ogni stagione, ma il suo apice lo si raggiunge il 13 giugno durante la processione. Questo luogo di culto merita una visita sia per gli aspetti religiosi, sia per la presenza di importanti opere e capolavori di arte italiana.

Nel tempo si sono succeduti vari interventi sulla Basilica, e questo lo puoi notare dalla presenza di diversi stili: infatti troverai quello romanico nella facciata, le cupole in stile bizantino, i campanili moreschi e il deambulatorio in stile gotico.

Nella tua visita all’interno, ti consiglio di guardare a destra. In modo continuo scoprirai la Cappella del Gattamelata e quella di San Giacomo dall’affresco del 1300 da Antonio de Santi, che all’epoca rappresentava uno dei più importanti scultori e architetti veneziani. Continuando la visita andrai a vedere la Cappella della Crocifissione e la Sala del Capitolo con una parte attribuita a Giotto per quanto riguarda la Crocifissione.
Il Tesoro della Basilica invece, con le reliquie del Santo, le trovi al centro del Deambulatorio.

Scoprirai che nelle teche legate al Santo, potrai vedere mento e lingua di Sant’Antonio, intatte. Un segno, secondo la Chiesa, di un riconosciimento divino per la sua opera di evangelizzazione. Nella Piazza davanti alla Basilica invece, troverai il monumento equestre al Gattamelata, statua in bronzo di Donatello. Questa, rappresenta una novità nella storia dell’arte. Infatti, è la prima statua equestre di grandi dimensioni che risulta distaccata da altri elementi architettonici, rendendola così soggetto principale.

Trovi aperto:
periodo orario solare, dalle 6.20 alle 19;
periodo orario legale, dalle 6.20 alle 19.45.
Il sabato e la Domenica si chiude alle 19.45, dopo l’ultima messa.

Ingresso gratuito. A questo link il sito ufficiale della Basilica.

Per arrivare qui: Piazza del Santo, da Prato della Valle circa 10 minuti a piedi.

4. Prato della Valle di Padova

Prato della Valle è una piazza che ha un’estensione di circa 88620mq, seconda solo alla Piazza Rossa di Mosca. Questo luogo è molto amato dai Padovani. Al suo centro c’è un’isola completamente verde che viene chiamata Isola Memmia in ricordo del podestà che fece realizzare i lavori.

Attorno a questa isola c’è un canale di 1,5km di circonferenza che a sua volta è circondato da una fila doppia di statue numerate, sono 78 per essere precisi e tutte di personaggi famosi passati. Per arrivare a questa isola centrale trovi 4 viali incrociati con i loro relativi ponti sopra il canale.

Nell’area di Prato della Valle un tempo c’era un circo per le corse dei cavalli e un grande teatro romano. In qusto stesso luogo, devi sapere che sono stati martirizzati due dei quattro patroni di Padova, San Daniele e Santa Giustina. In epoca medievale invece, era una zona dedicata alle giostre, alle fiere e alle feste pubbliche. Dopo tanti anni di abbandono, questa Piazza è tornata a vivere e ha ripreso il suo ruolo centrale nella vita della città.

5. Palazzo della Ragione di Padova

Il simbolo di Padova, il Palazzo della Ragione, si affaccia nella Piazza delle Erba. Questa struttura è datata 1208, e nei vari secoli è stata sede del Tribunale, ecco il perché di questo nome. I cittadini locali lochiamano anche Il Salone perché al primo piano vedrai in effetti un’unica sala, per molto tempo la più grande al mondo. Si accede attraverso la Scala delle Erbe, sempre da Piazza delle Erbe. È un punto di interesse che non puoi perdere per il tuo viaggio sul cosa vedere a Padova.

Come avrai già intuito, questo palazzo ha caratteristiche importanti ed imponenti. Infatti, l’ambiente unico è lungo 80 metri e largo 27, ed è tutto affrescato!
Devi sapere che un tempo, prima dell’incendio del 1420, qui c’erano anche gli affreschi di Giotto, andati appunto distrutti.

All’interno della struttura si trova il ciclo pittorico tra i più grandi al mondo. Troverai in successione motivi astrologici, zodiacali, animali e religiosi, che vanno a ricordare le attività di Padova invari periodi dell’anno e anche il compito dei giudici del palazzo per risolvere varie questioni.

In questo grande salone c’è una cosa particolare, infatti è conservata la Pietra del Vituperio, in pratica un blocco di porfido nero sul quale i debitori venivano obbligati a battere le natiche per tre volte prima di abbandonare la città.
Questo genere di pratica trova origine nell’espressione restar in braghe de tea.

Davanti al grande salone, vicino al Palazzo Comunale, c’è anche il Palazzo delle Debite, una prigione alla quale si accedeva mediante un passaggio diretto dal Palazzo della Ragione. Oggi, il passaggio è distrutto.

Trovi aperto:
da martedì a domenica, dalle 9 alle 19 (periodo dal 1 febbraio – 31 ottobre);
dalle 9 alle 18 (periodo dal 1 novembre – 31 gennaio). Ultimo accesso sempre 30 minuti prima della chiusura.
Trovi chiuso tutti i lunedì non festivi, Natale, Santo Stefano, Capodanno e primo maggio.

Ingresso: 7 euro per il biglietto intero.

Per arrivare qui: ingresso dalla Scala dei Ferri in piazza delle Erbe. Ingresso dedicato per disabili dal cortile del Palazzo Moroni.

6. Musei Civici a Padova

Cosa vedere a Padova di culturalmente rilevante?
Molto vicino alla Cappella degli Scrovegni, in Piazza Eremitani trovi i Musei Civici che, oltre alla Cappella, sono insieme al Museo Archeologico, al Museo d’Arte Medievale e Moderna e al Museo Bottacin di Palazzo Zuckermann.

La parte archeologica dei musei riporta reperti di epoca pre-romana, romana e paleoveneta, ma anche un’area egizia con i vari ritrovamenti di Giovan Battista Belzoni (esploratore padovano). Il Museo d’Arte Medievale e Moderna invece, ospita opere di grandi maestri di pittura italiana (periodo dal 1300 al 1800).

L’opera più importante dei Musei Civici, è rappresentata dal Crocifisso di Giotto. Un tempo si trovava sull’altare della Cappella degli Scrovegni. C’è una grande presenza di pittori veneti come Boccaccio Boccaccini e la sua “Madonna col Bambino”, il Veronese, poi Tintoretto con la “Cena in casa di Simone” e la Crocifissione, Giambattista Tiepolo con “San Giuseppe col Bambino”, Madonna e Cristo nell’orto degli ulivi.

Trovi aperto tutto l’anno dalle 9 alle 19.
Chiuso a Natale, Santo Stefano e Capodanno.

Questo è il sito ufficiale dei Musei Civici.

Biglietto d’ingresso 14 euro. Con lo stesso ticket hai accesso anche alla Cappella degli Scrovegni e al Palazzo Zeckermann.

Per arrivare qui: piazza Eremitani, 8 – entrata dai Musei Civici.

7. Palazzo del Bo e Gabinetto Anatomico

Questo punto della guida sul cosa vedere a Padova è particolare. Infatti, è praticamente impossibile trovare una vera attrazione all’interno di una Università del posto. Ma non qui. Devi sapere che dal 1222, in queste aule del Palazzo del Bo (nome originato da un’antica locanda di un macellaio) sono transitati personaggi del calibro di Battista Alberti, Galileo Galilei e Niccolò Copernico insieme ad altri esponenti di spicco nel campo della ricerca scientifica.

Ci sono due elementi molto importanti, che si portano dietro circa 800 anni di cultura e sono: il Teatro Anatomico e la Cattedra di Galileo Galilei.

Il teatro, opera voluta da Girolamo Fabrici d’Acquapendente (1594), è un incredibile teatro di legno in noce, che permetteva agli studenti di un tempo di vedere, assistere dall’alto, alle varie autopsie dei corpi.

“Hic est locus ubi mors gaudet succurrere vitae”, ovvero “è questo il luogo dove la morte gode nel soccorrere la vita”. È l’iscrizione che trovi all’ingresso del teatro. Invece, nella Sala dei Quaranta, che prende questo nome dai quaranta ritratti di studenti stranieri, è presente, bellissima, la cattedra di Galileo, in legno, dove insegnò fisica e matematica dal 1592 al 1610.

Trovi aperto dal lunedì al venerdì (Tour Palazzo Bo e Giro storico, con visita guidata ai Cortili della cucina anatomica e del Teatro anatomico.
Potrai visitare anche la Sala dei Quaranta, la Sala di Giurisprudenza, la Sala di Medicina e persino l’Aula Magna Galileo Galilei.

Il sabato, domenica e festivi invece, puoi fare il tuor Palazzo Bo e il “900 di Gio Ponti”, che ti da diritto ad una visita guidata dei Cortili del Rettorato, della cucina anatomica, del Teatro Anatomico e dell’Archivio Antico. Ma non solo.
Puoi anche vedere l’Aula Magna Galileo Galilei, la Sala dei Quaranta, la Sala di Medicina e la Basilica.

Link al Sito Ufficiale.

Biglietto d’ingresso 7 euro (giro storico), 12 euro (il 900 di Giò Ponti).

8. Duomo e Battistero di Padova

Devi sapere che quando i turisti arrivano a Padova, la Basilica di Sant’Antonio, raccoglie la maggiore attenzione degli ospiti, mettendo un gradino sotto il Duomo e il Battistero. Il Duomo, costruito nel 1522, è dedicato a Santa Maria Assunta. È stato costruito su un progetto di Michelangelo Buonarroti.

La parte della facciata su cui si affacciano i tre portali è incompleta, mentre l’interno, anche se non è dotato di grande originalità, è bello armonico e ampio. Diverso il discorso del Battistero che risulta molto più bello, con il suo ciclo di affreschi, capolavoro di Giusto de’ Manbuoi.

La particolare volta, se alzi lo sguardo vero l’alto, ti fa sentire osservatissimo. Infatti, sono presenti tantissimi volti di santi e angeli, con al centro lo sguardo ammonitore del Cristo Pantocratore che domina la scena. Sulle varie pareti, sono raffigurate scene con “Profeti ed evangelisti”, “Storie della Genesi” e “Storie di Cristo e del Battista”.

Di fianco al Duomo, trovi il Museo Diocesano, all’interno del Palazzo Vescovile. Questo museo racchiude opere importanti tra arte e tele di Tiepolo, Paolo Veneziano e Giusto de’ Menabuoi.

Trovi aperto da lunedì alla domenica, dalle 10 alle 13.30 e dalle 14 alle 18.

Biglietto d’ingresso: Battistero + ingresso Museo Diocesano a 11 euro, 9 euro ridotto.

Puoi arrivare qui da Piazza del Duomo.

9. Villa Pisani Museo Nazionale a Padova

Se nel tuo viaggio sul cosa vedere a Padova, vuoi scoprire una delle più belle ville venete, allora ti consiglio di scoprire Villa Pisani, che trovi a circa 10 minuti di auto fuori dal cetro storico della città. Devi sapere che questa struttura del 1700 ospita ben 114 stanze. Per questi ambienti sono passati re, imperatori, dogi, mentre oggi è un ottimo museo nazionale che custodisce opere d’arte e arredi del Settecento e Ottocento.

Inoltre, devi anche sapere che la famiglia Pisani, fece concepire questa villa all’architetto Francesco Maria Preti non come una semplice villa ma proprio come un palazzo reale.

All’interno di questo edificio trovi il bellissimo affresco “Gloria della famiglia Pisani” nella sala da ballo, realizzati da Gianbattista Tiepolo. Le stanze che trovi prendono il nome dal loro utilizzo o dai personaggi che ci hanno soggiornato. Quella più famosa, è la stanza Napoleone, che ha un letto a baldacchino in stile imperiale.

Infatti, Napoleone, venne in villa e ci rimase dal 28 novembre al 13 dicembre del 1807, dopo averla comperata in rovina dai Pisani e poi donata al vicerè d’Italia Eugenio di Beauharnais.

Trovi aperto:
martedì e giovedì, dalle 14.30 alle 20;
mercoledì e venerdì, dalle 8.30 alle 14;
sabato e domenica, dalle 8.30 alle 20;
lunedì è chiuso.

Questo, è il sito ufficiale della Villa Pisani.

Biglietto d’ingresso: 7.50 euro per la villa più il parco.

10. Orto Botanico

Una curiosità su Padova che in pochi conoscono, è che questo territorio è stato fondamentale per lo studio di piante medicinali e riguardo l’introduzione di piante esotiche in Europa. L’orto botanico di Padova è stato realizzato nel 1545 proprio per coltivare piante medicinali, che in quei tempi venivano usate per curare i malanni con le piante disponibili in natura.

Infatti all’epoca non esistevano medicinali veri e propri, e queste varietà di piante costituivano un tesoro, per questo motivo nella notte avvenivano anche dei furti (si rischiava la galera o l’esilio per chi lo faceva). Successivamente, proprio per questo motivo, venne realizzato un muro di forma circolare che protegge e custodisce l’orto chiuso di Padova.

Le erbe e le piante, in origine venivano imprtate tutte dalla potente Repubblica di Venezia, che a suo tempo intratteneva rapporti commerciali con molti paesi. Alcuni professori, dopo aver tradotto le opere di medicina greca (Aristotele, Tefrasto e Galeno) iniziarono ad usare queste piante a scopo medicinale.

L’Orto Botanico di Padova, è anche in serito nella lista dei Patrimoni dell’UNESCO. Ad oggi, ci sono molto esemplari (circa 6000) di 3500 piante botaniche ma non solo, infatti ci sono anche ben 4 serre. Questi quattro ambienti, permettono di ricostruire un microclima che aiuta a conservare bene varie piante di varie parti del mondo.

Ecco il sito ufficiale dell’Orto Botanico di Padova.

Trovi aperto:
da aprile a settembre: martedì – domenica, dalle 10 alle 19 con ultimo ingresso alle 18.15. Chiuso i lunedì feriali;

ottobre: martedì – domenica, dalle 10 alle 18 con ultimo ingresso alle 17.15. Chiuso i lunedì feriali;

da novembre a marzo: martedì – domenica, dalle 10 alle 17 con ultimo ingresso alle 16.15. Chiuso i lunedì feriali e per tutto gennaio.

Biglietto d’ingresso: 10 euro.

11. Cosa vedere a Padova e dintorni

Abbiamo visto cosa vedere a Padova, ma adesso voglio consigliarti i suoi dintorni. Visitare Padova ti porterà via più o meno 2 o 3 giornate, per questo potresti avere tempo limitato per vedere le sue vicinanze. Ma se hai la disponibilità di qualche giorno in più, allora ci sono delle ottime esperienze da fare tra natura e arte.
Le zone più interessanti più vicine sono Venezia, Verona, Vicenza e Treviso. Ma ti voglio consigliare anche Mantova, il Lago di Garda e Ferrara, che puoi raggiungere con il treno o qualche ora d’auto, ma ne vale davvero la pena. A poca distanza, c’è anche il fantastico borgo murato di Montagnana, un’esperienza da vivere assolutamente nel tuo viaggio sul cosa vedere a Padova e dintorni.

12. Cosa mangiare a Padova

Visto cosa vedere a padova, adesso parliamo di cibo. Il tipo di cucina della città di Padova è rappresentata molto spesso da verdure che si possono conltivare nel proprio orto e da animali allevati nel proprio cortile. Ci sono tanti piatti che includono quindi la famosa Gallina Padovana e tutte le varianti più strette come l’oca, l’anatra, il cappone, la faraone, la Gallina Polverara, il galletto nano e più semplici polli.

Con queste pietanze, si creano i piatti della tradizione. Nei primi piatti conoscerai i bigoli, che sono degli spaghetti ruvidi e grossi, oppure i tradizionali risorri come: risi e bisi, riso e piselli, oppure con radicchio ma anche con asparagi. I bigoli vengono spesso accompagnati dall’Oca in Onto, della carne disossata, salata e conservata con il suo grasso, tra i secondi piatti più apprezzati.

Ma parliamo ancora di primi piatti. Infatti ti voglio consigliare la pasta e fagioli e la zuppa con verze. Altri secondi della tradizione sono il bollito misto alla padovana, il prosciutto di petto d’oca, la soppressa, i salumi, il cotechino e la salsiccia luganega.
Troverai anche salumi e secondi piatti che usano la carne di mulo e di cavallo. Per quanto riguarda il dolce invece, devi provare la figassa (torta di fichi), la fugassa padovana (una focaccia), la sbrisolona e la smegiassa con l’uvetta.

Devi sapere inoltre, che qui a Padova c’è anche un’ottima tradizione di pasticceria legata a Sant’Antonio. Troverai il Dolce del Santo, gli Amarettoni e i Merletti oltre al Pan del Santo. Qui in città, tutti i pranzi iniziano con il classico aperitivo Spritz e chiudono con la mitica grappa. Per quanto riguarda la scelta dei vini, nessun problema, ricorda che sei in Veneto.

Dove dormire a Padova

Abbiamo parlato di cosa vedere a Padova e cosa mangiare, adesso dobbiamo parlare della tua sistemazione per la notte. Come avrai intuito da questo articolo-guida, visitare Padova è per una moltitudine di turisti. Infatti, troverai i pellegrini che visitano la Basilica di Sant’Antonio, uomini d’affari nella zona industriale, gli studenti e i professori dell’Università e in mezzo a tutto ciò i turisti.

Devi sapere che non ci sono tantissime strutture qui a Padova, per questo motivo ti consiglio di prenotare in anticipo!
Il prezzo di un hotel a 3 stelle in centro parte da circa 70 euro per darti un’idea. Se hai intenzione di venire qui il 13 giugno, durante la Processione di Sant’Antonio, potresti trovare difficoltà nel trovare una sistemazione a costo contenuto.

Qui sotto trovi il link per sfogliare le migliori sistemazioni a Padova. E ricorda di prenotare in anticipo se non vuoi perdere l’occasione del prezzo:

Questa guida sul cosa vedere a Padova finisce qui. Spero di averti dato qualche buono spunto per il tuo prossimo viaggio in questa bella città!

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