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Cosa vedere a Spaccanapoli: 10 Cose da fare e non perdere

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Se sei a Napoli e vuoi scoprire cosa vedere a Spaccanapoli, l’anima della città, allora devi leggere questo articolo-guida creato per te.

Spaccanapoli come ti ho anticipato poco fa, è l’anima di questa città meravigliosa. Spaccanapoli è una strada che va dai Quartieri Spagnoli al Quartiere di Forcella, una via che taglia in modo retto Napoli. Questo nome detto così potrebbe non dirvi nulla, ma andando a San Martino (parte più alta della città), vedrai il significato del nome in modo molto più chiaro.

Questa zona, ha un’origine molto antica, è uno dei tre documeni (il più vicino al mare) in cui i romani organizzarono la città, basandosi sulla costruzione greca.

Girare per Spaccanapoli significa fare un percorso ad ostacoli tra la storia antica di questa città, e nel tuo viaggio sul cosa vedere a Napoli, è una delle 10 attività da non perdere. In questa zona non troverai unicamente chiese e palazzi antichi, ma anche forti leggende e inebrianti odori di cucina napoletana. Non ti devi stupire di nulla, infatti incontrerai famiglie che vivono nei bassi, abusivi che vendono ogni cosa e artisti-artigiani.

cosa vedere a Spaccanapoli
Cosa vedere a Spaccanapoli

Essendo questo percorso diventato più famoso nel tempo, e più visitato dai turisti, sono sorte attività di accoglienza come B&B e piccoli hotel. Queste attività, concentrate in questo luogo simbolo di Napoli, ti permettono di vivere l’anima della città in modo molto vicino. È un luogo abbastanza stretto, dove pedoni, veicoli e motorini cercano di convivere in modo non troppo ordinato. Ma credimi, è davvero l’unico modo di conoscere “per davvero” come vivono gli abitanti del luogo.

L’anima di Napoli: Cosa vedere a Spaccanapoli in 10 punti

Adesso iniziamo il viaggio verso i 10 punti più importanti per vedere l’anima della città di Napoli. Una città meravigliosa. Sei pronto a partire?
Quindi, cosa vedere a Spaccanapoli?

1. Piazza e Chiesa del Gesù Nuovo

Il primo punto del viaggio su cosa vedere a Spaccanapoli, è una delle piazze più importanti e conosciute di Napoli: Piazza del Gesù Nuovo, che, curiosità, è nata davvero quasi per caso quando la città si stava sviluppando verso la parte occidentale. La piazza, si apre improvvisamente durante il percorso di Spaccanapoli e svela in un colpo solo tre elementi molto importanti: l’Obelisco dell’Immacolata, la Chiesa del Gesù Nuovo e il Monastero di Santa Chiara. Per quanto riguarda l’architettura della Chiesa, è in stile barocco napoletano, con decorazioni, dipinti e marmo.

C’è anche una leggenda su questa chiesa. Infatti si dice che sia stata edificata con pietre magiche, che avrebbero il potere di attrarre energie positive. Poi c’è spazio anche per parlare di miracoli se citiamo la cappella di San Giovanni Bosco che si trova all’interno della chiesa stessa. Tantissimi, ma veramente a migliaia, sono gli ex voto che vedrai appesi alle pareti, segno di ringraziamento lasciato dai miracolati.
L’Obelisco in piazza racconta invece un’altra leggenda: in certe ore del giorno, a seconda delle ombre e delle luci, si può intravedere l’immagine della morte… facci caso, oppure scappa!

Trovi aperto:

  • da lunedì a sabato: dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30;
  • Domenica e festivi: dalle 7.45 alle 13.30 e dalle 16 alle 20;
  • La Macchina Barocca è aperta tutti i giorni alle 17.30 (orario di attivazione del meccanismo)
  • Ingresso Gratis.

Puoi arrivare qui nel centro storico verso Piazza del Gesù Nuovo, 2.

2. Piazza San Domenico Maggiore

Nel centro di Napoli si presenta Piazza San Domenico Maggiore. Questa realtà risulta davvero slegata dal traffico e dal movimento che la circondano. Questo elemento vive davvero ad un’altra velocità rispeto al resto, ed è facile farsi affascinare da ciò, una volta vista.

In mezzo alla piazza, c’è l’obelisco monumentale che hanno voluto i Domenicani, fatto costruire come ringraziamento per la fine della pestilenza nel 1556 e poi c’è la Basilica, costruita in stile barocco. Ogni giorno e ogni sera, questa piazza è piena di giovani e turisti. Se ti trovi qui, ti consiglio di fare un salto da Scaturchio, che è la pasticceria più rinomata di Napoli.

Nel tuo itinerario sul cosa vedere a Spaccanapoli ricordati di assaggiare i dolci come ti ho suggerito!

3. Monastero di Santa Chiara

In questo terzo punto della guida su cosa vedere a Spaccanapoli, ti voglio parlare del Monastero di Santa Chiara, che è stato all’inizio un edificio gotico, poi è stato rivoluzionato, assumendo lo stile barocco. Ma nel dopoguerra, è stato riportato allo stato originale.

Questo Monastero nasce per volere di Roberto D’Angiò, ed è stato il punto cardine delle cerimonie civili e religiose nel periodo sotto gli Angiolini. Proprio vicino al Monastero, devi vedere il Chiostro maiolicato con i pilastri pieni di maioliche color blu, giallo e verde. È davvero un luogo che ti riporta alla pace e si trova proprio nel cuore del caos di Napoli.

Trovi aperto:

  • da lunedì al sabato, dalle 9.30 alle 17.30;
  • Domenica, dalle 10 alle 14.30. Ricorda che l’ultimo ingresso è sempre 30 minuti prima della chiusura.

La Basilica è aperta dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 12.45 e dalle 16.30 alle 20. Domenica, dalle 9 alle 12.45 e dalle 16.30 alle 20.

Biglietto d’ingresso: 6 euro adulti, 3.50 euro (8-18 anni), 4.50 euro (studenti under 30 e over 65).

Puoi arrivare qui: in via Santa Chiara 49c, in Piazza del Gesù nel centro storico. La fermata Metro più vicina è Montesanto, o della Linea1 la fermata Dante.

4. Piazzetta Nilo Spaccanapoli

Un altro luogo simbolico del viaggio sul cosa vedere a Spaccanapoli, è Piazzetta Nilo, la patria degli Alessandrini era proprio questa. Qui avevano i loro interessi, le abitazioni e le botteghe. Gli Alessandrini erano molto distanti dalla loto terra natale, per questo fecero costruire una statua del Dio Nilo, un vecchio barbuto, seminudo che appoggia i piedi sopra la testa di un coccodrillo. È ormai da oltre 2000 anni che la piazza ha questo nome, anche se i napoletani chiamano questo luogo “Corpo di Napoli“, perché nasce proprio nel mezzo del centro antico cittadino.

5. Cappella Sansevero a Spaccanapoli

Se ti trovi a San Domenico e percorri la salita vicina alla piazza, con una piccola deviazione puoi arrivare in uno dei luoghi di Napoli avvolti dal mistero: la Cappella Sansevero. La leggenda, racconta di un nuovo che veniva trasportato in carcere ingiustamente, e che vicino al muro dei De Sangro, chiese aiuto alla Beata Vergine. In quello stesso momento, il muro cadde e rivelò un dipinto della Madonna. L’uomo, da scagionato, fece restaurare questo dipinto che poi divnetò luogo di devozione e meta per i pellegrini che parlavano con il dipinto per ottenere le grazie.

Nell’itinerario sul cosa vedere a Spaccanapoli, questo punto non devi assolutamente perderlo.

6. Sacro Monte di Pietà a Spaccanapoli

Questo punto di interesse è un vecchio palazzo del 1539. Un gruppo di nobili fece costruire il Sacro Monte di Pietà come edificio benefico per dare prestiti senza scopo di lucro. L’iscrizione caratteristica sulla facciata dona il senso a questa organizzazione benefica. La bellezza di questa struttura è data anche dalle opere scultore di Pietro Bernini e sul frontone c’è la Pietà di Michelangelo Naccherino. È un punto fondamentale del viaggio sul cosa vedere a Spaccanapoli.

Al suo interno sono presenti affreschi avvolti da cornici di stucco dorato. Le 3 sale che un tempo erano usate per le aste, insieme alla Cappella, accolgono il Museo che ospita dipinti ed arredi del Banco di Napoli e una collezione di oggetti liturgici.

Trovi aperto:

  • orari variabili, ma in generale è aperto il sabato dalle 10 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 14.
  • Ingresso gratuito.

Per arrivare qui: in Via San Biagio Dei Librai, 114, nel centro storico.

7. Altarino di Maradona a Spaccanapoli

Stiamo parlando di cosa vedere a Spaccanapoli, chi non conosce Maradona “El Pibe de Oro“? Questo personaggio incarna davvero lo spirito di rivincita dei napoletani. Il calciatore è diventato una leggenda ed è da sempre amato dagli abitanti di Napoli tanto da essere ormai un oggetto quasi di culto, di devozione.

Dopo Piazzetta Nilo infatti, troverai un piccolo altare costruito proprio in onore di Diego Armando Maradona. Una teca ospita al suo interno una foto di Maradona e un suo capello. Devi sapere che alcuni tifosi, prima di una partita importante, venivano qui per avere la “grazia“. Quest’area, è gestita dal bar di fianco, puoi metterti in fila per fare una foto ricordo e poi gustarti un buon caffè! C’è anche un cartello che ti invita a prenderti qualcosa bere per partecipare alle spese di gestione dell’Altarino.

8. Basilica di San Lorenzo Maggiore

Il Decumano maggiore, detto anche Via dei Tribunali, lo incontri alla fine di San Gregorio Armeno. Sulla destra noterai subito la facciata di San Lorenzo Maggiore, espressione dell’arte gotica nel sud Italia. Molti personaggi storici sono legati a questo nome, e questo è anche luogo sepoltura di tanti membri della famiglia angioina, del musicista Francesco Durante e il letterato Giovan Battista della Porta.

Devi sapere che la Chiesa, è stata anche il luogo del bellissimo incontro tra Giovanni Boccaccio e Fiammetta, anche Petrarca si dice abbia alloggiato qui nel convento, per qualche giorno. C’è anche la Torre Campanaria che domina la chiesa, ed è stata luogo di nascondiglio per le armi durante i moti del 1647, da cui prende il nome di “Torre di Masaniello“. Nella chiesa ci sono importanti scavi archeologici che ti faranno fare un giro nell’antica agorà greca, uno dei punti dai quali nata la storia di Napoli.

Trovi aperto:

  • tutti i giorni dalle 9.30 alle 17.30;
  • visite guidate facoltative dalle 13.30 in poi fino al giovedì.

Prezzo del biglietto: 9 euro adulti, 7 euro (studenti e over 65), 6 euro (6-18 anni).
Per arrivare qui: Piazza San Gaetano, 316. Centro storico.

Ho inserito la Basilica di San Lorenzo Maggiore perché secondo me è una tappa obbligatoria nel tuo viaggio sul cosa vedere a Spaccanapoli.

9. San Gregorio Armeno

San Gregorio Armeno è la via dei Presepi. Questa strada è una delle più conosciute di Napoli dove l’arte dei presepi è padrona di casa. Anche nei mesi più caldi si respira l’aria natalizia che, grazie alle botteghe che lavorano tutto l’anno, ti danno la possibilità di ammirare sapienti mani artigiane che lavorano il sughero e i pastori di terracotta.

Naturalmente, nei periodi più vicini a Natale, queste strade diventano piene di cittadini e turisti che incuriositi girano per le vari attività presenti. Qui troverai le classiche figure del presepe, ma anche tanti personaggi che appartengono all’attualità. La creatività di questi artigiani non ha limiti e si sbizzariscono nelle loro creazioni uniche, facendo sopravvivere l’arte a Napoli.

La via dei presepi incrocia Spaccanapoli in modo verticale, risalendo, arrivi a Via dei Tribunali, che è l’altra grande vena in parallelo a Spaccanapoli. Da qui, puoi partire da Port’Alba e arrivare al Duomo di Napoli.

10. Ospedale delle Bambole di Napoli

Alla fine di Spaccanapoli c’è un luogo bellissimo che devi assolutamente visitare nel tuo itinerario sul cosa vedere a Spaccanapoli. È quello che si chiama Ospedale delle Bambole, che dal 1840 cura i giocattoli preferiti dalle bambine. Gli adolescenti della mia epoca, sono cresciuti con i film a base di bambole assassine, quindi se hai problemi di questo genere, valuta se entrare o meno 🙂

Al suo interno farai un viaggio nel tempo, tra teste, occhi, gambe, braccia e altre parti delle bambole che sono tenute in “cura” qui da tanto tempo e altre che invece stanno per fare ritorno dai loro leggittimi proprietari, i bambini.

Questa meravigliosa idea venne per la prima volta a Luigi Grassi, che nel 1840 la sviluppò. Lui era uno scenografo dei teatri di corte e dei teatrini dei pupi, e lavorarava in una stradina di Spaccanapoli. Per la prima volta è stata una mamma a chiedergli di aggiustare una bambola rovinata e, dal giorno, l’ospedale non smette di curare bambole.

Il nome è frutto di un caso. Infatti, un passante del posto, passò di lì e disse in napoletano “sembra proprio l’ospedale delle bambole“. Luigi Grassi, colse l’occasione al volo e incise quel nome in una tavoletta di legno, aggiugendo il simbolo di una croce rossa. È 170 anni che quell’insegna è ancora sul posto.
Questo particolare ospedale si può visitare anche in visita guidata, si accede a tutte le aree del museo e si parla con i dottori-artigiani.

Trovi aperto:

  • tutti i giorni dalle 10.30 alle 13.30 e domenica dalle 10 alle 13.30. Mercoledì chiuso.
  • biglietto di ingresso, 3 euro.

Per arrivare qui: via San Biagio dei Librai, 39. Nel centro storico.

Buon itinerario e a presto!

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